Da alcune settimane faccio parte con i miei 43 anni di età della Comunità vocazionale Sant’Andrea, dopo aver salutato le comunità parrocchiali di Mellaredo e Rivale dove sono stato parroco dal 2011. Più volte in questo periodo mi è stata rivolta la domanda se mi piace di più questo servizio o quello di parroco. Qualcuno, poi, guardandomi con un volto forse compassionevole, mi invita a a vivere questo servizio con la pazienza di chi sa che a un certo punto terminerà e potrò tornare alla vita parrocchiale. In realtà la gioia che avevo nel condividere il cammino di fede con le comunità parrocchiali non è venuta meno in queste settimane, come non era venuta meno prima del 2011, quando per sette anni sono stato educatore in seminario minore. Sono contento di questo servizio che mi è stato chiesto, grato di poter condividere il cammino di quei giovani che avvertono la chiamata del Signore a diventare preti, così come sono stato grato e lo sono ancora di condividere il cammino di ogni persona, in ogni stagione della vita, consapevole che in ogni cammino vocazionale è presente il Signore che accompagna, sostiene, consola, promuove.In queste prime settimane la nostra comunità ha ripreso vigore dopo la pausa estiva e un anno in cui non vi erano entrati dei giovani.

Assieme a me e a don Giuseppe Toffanello, il padre spirituale, ora ci sono quattro giovani. Formiamo una piccola comunità, ma vivace, con molte opportunità e risorse da offrire. Condividiamo la vita fraterna cadenzata da numerosi momenti spirituali e formativi utili a discernere la volontà del Signore, ma vogliamo anche essere accoglienti e propositivi con quei giovani che desiderano compiere questo cammino o ne avvertono il fascino e la provocazione. Per questo siamo disponibili ad accogliere in casa quei giovani che desiderano condividere con noi un periodo più o meno lungo di vita comunitaria. Non solo. A partire dal gennaio prossimo proporremo ai giovani dai 18 ai 30 anni alcuni incontri formativi dal titolo “Gli occhi della Parola” che, alternati agli appuntamenti della Scuola di preghiera del seminario maggiore, saranno di aiuto per scoprire la chiamata alla fede e per maturare degli atteggiamenti di risposta fiduciosa al Signore che chiama alla relazione con lui.Andrea, il discepolo che da il nome alla nostra comunità, incontrando per la prima volta Gesù lo segue e gli chiede: «Dove abiti, Maestro?» e Gesù gli risponde: «Venite e vedrete» (cf. Gv 1,37ss).

Sono queste le parole che accompagnano il cammino della nostra comunità, ma che proponiamo anche a tutti i giovani di ascoltare e comprendere più profondamente. Per chi lo desidera siamo qui, pronti a condividere la ricerca di una risposta che allarghi la gioia del cuore.