a cura di Sebastiano Bertin

 

«Questi sono dei dolci per festeggiare!». Sabato 27 febbraio, durante l’SdP day, la Scuola di Preghiera durata tutto il giorno, Alberto si è presentato così, per festeggiare la sua centesima partecipazione alla Scuola di Preghiera: le ha frequentate tutte sin da quando è stata inventata! Abbiamo colto l’occasione per raccogliere la sua testimonianza di fedele frequentatore del nostro evento.

Versione 2

Che cosa ti ha condotto a questo appuntamento e cosa vi hai trovato che ti ha reso così fedele?

Un po’ di anni fa ero abbastanza preso dal mio io: tutto era centrato su di me. Ci ho messo un po’ ma adesso è entrata fortemente la presenza di Dio. Lui mi ha dato mille capacità, possibilità, abilità, talenti, competenze… tutto donato gratis! Ho scoperto che Dio mi conduce in ogni giornata e che quello che ho è dono suo, perché Lui mi accompagna. La fedeltà di cento incontri deriva dalla gioia della partecipazione che è condivisione, amicizia, fratellanza, calore umano, condivisione. Oltre alla preghiera personale, qui all’SdP c’è la gioia dello stare tutti insieme per pregare.

Il tuo rapporto con Dio ha subito dei mutamenti? E il tuo modo di pregare?

Sì certo, in 15-16 anni si cambia. Adesso ringrazio molto di più Dio per quello che mi ha dato, per quello che sono adesso (benché ora disoccupato), per le mie possibilità e per le mie capacità: mi rendo conto che non è tutto merito mio. La preghiera quotidiana è diventata ormai un impegno consolidato, posso pregare anche da solo, ma qui in compagnia tra centinaia di persone, dai… è tutta una altra cosa!

Trovi qualche frutto nella vita quotidiana, non solo a livello personale, ma anche sociale, relazionale, parrocchiale e lavorativo, nato da questa esperienza?

Il frutto principale di una esperienza così lunga è sicuramente una certa “sicurezza” nel parlare di Dio al di fuori degli ambienti cattolici. Ho acquisito sicurezza e oggi parlo di Dio senza difficoltà, senza problemi, senza pudori o vergogne. Sono molto più convinto e molto più felice.