Per chi sono io?

Pro-vocazione: dialoghi sulla vocazione oggi

Eleonora e Roberto, sposi da 12 anni, hanno desiderato e cercato a lungo il dono di un figlio, senza riceverlo. Poi due anni fa una telefonata inaspettata dall’ospedale: una bimba di pochi giorni attendeva di essere accolta in una famiglia. Hanno detto il loro sì e oggi sono i genitori di Paola. Durante una sera di ottobre hanno racconta-to durante una sera di ottobre a molte persone collegate online la loro esperienza di Dio, che cerca ogni giorno di coinvolgerli nel suo disegno di amore, invitando a credere nella sua fedeltà e nella sua capacità di sorprendere.

Manuela, invece, è una collaboratrice apostolica diocesana, una donna che ha dedicato la sua vita al Signore per servirlo nella Chiesa di Padova. Anche lei ha raccontato online la sua esperienza vocazionale. Sin da ragazza ha avvertito il fascino della bellezza, riconoscendo nella natura, nelle persone e nella comunità cristiana le tracce di una Bellezza infinita, quella di Gesù Cristo. L’incontro con lui ha dato senso al suo cammino, aprendolo al dono di sé agli altri che oggi vive cercando di fidarsi di quella bellezza che ogni giorno bussa alla sua porta e le chiede di lascarsi condurre verso gli altri.

I racconti di questi amici hanno portato nel quotidiano delle nostre comunità le riflessioni condivise in apertura del webinar da don Giovanni Molon, permettendo di togliere la parola vocazione dal vocabolario degli esperti o dall’angolo in cui la lasciamo quando prendono spazio i pregiudizi. La vocazione è una realtà che coinvolge tutti, un quotidiano dialogo e intreccio di storie con Dio che chiama a vivere, ad amare, all’ascolto di Cristo, a donarsi agli altri, a impegnarsi in qualche opera buona o a una missione ben specifica, ecc. rendendo la vita un progetto stupendo, carico di senso e di compiutezza, un progetto bello com’è lui. Il Signore può intervenire in tanti modi e momenti nella vita di ciascuno, ma generalmente non sceglie fatti straordinari bensì la concretezza quotidiana, mostrandosi nella nostra storia di vita come qualcosa che non ci snatura ma ci appartiene nel profondo. Nel suo raggiungerci ci apre all’amore, un amore vivo, bello, intenso ma che non è sdolcinatezza, piuttosto un essere per gli altri che può essere concretizzato nel lavoro, nella famiglia, in una speciale consacrazione. L’amicizia con lui è la prima chiamata che il Signore ci rivolge ma è pure il luogo privilegiato per fare della vita un bel progetto.

In attesa delle prossime puntate di questo percorso possiamo riprendere in mano l’esortazione Christus vivit di papa Francesco: la lettura ci permetterà di ritrovare numerosi dei passaggi qui condivisi ma anche la nostra storia di vita, incoraggiandoci ad uno sguardo di stupore e riconoscenza per la vocazione nostra e degli altri.

don Silvano Trincanato